NASCE il MEMS LAB presso il Politecnico di Milano

La collaborazione fra il Politecnico di Milano e il Gruppo Analogici, MEMS e Sensori di STMicroelectronics si estende e si rafforza. Il Rettore Ferruccio Resta e Benedetto Vigna, che del gruppo AMS è presidente, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione quinquennale che prevede anche l’utilizzo di macchine molto sofisticate all’interno delle camere bianche del Politecnico.

PoliFab, il centro per la micro e nanotecnologia del Politecnico, sarà infatti ampliato e arricchito per rispondere in maniera efficace alle esigenze di innovazione del settore MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems), tra le tecnologie più promettenti dei nostri tempi. Si tratta di camere bianche per circa 400m² che grazie all’accordo verranno ampliate per ulteriori 200m² per il terzo trimestre 2019.

da sinistra: Riccardo Bertacco, Andrea Lacaita, Ferruccio Resta, Benedetto Vigna, Ernesto Lasalandra, Laura Castoldi

Già alla fine di quest’anno il PoliFab ospiterà una macchina molto innovativa, la prima del genere in ST. Si tratta di una stampante 3D che grazie ad una tecnologia innovativa ad Aerosol Jet ® consente la deposizione di diversi materiali partendo da inchiostri ad ampio spettro di viscosità. La dimensione minima definibile è dell’ordine dei 10 micron.

Tutta la collaborazione prevista da questo nuovo accordo si muove nel solco della scienza dei materiali per costruire nuovi MEMS in combinazione con macchine completamente robotizzate.

In particolare la ricerca che sarà attivata nella nuova area bianca sarà focalizzata sulla ricerca di materiali piezoelettrici che abbiano le stesse performance di quelli oggi in uso ma lead-free, cioè senza contenere piombo. Sono i materiali che oggi ST usa per realizzare attuatori MEMS, come quelli per gli autofocus sugli smartphone o le testine ink-jet per stampanti industriali. L’Unione Europea richiede l’eliminazione dell’uso del piombo entro il giugno 2021 e i clienti di ST si attendono che ST individui dei materiali che ne facciano a meno.

 

Per svolgere questi complessi progetti l’accordo prevede che il Politecnico metta a disposizione 4 ricercatori, uno per ciascuno dei Dipartimenti che partecipano alla ricerca: Dipartimenti di Elettronica, Informazione e Bioingegneria; Meccanica; Ingegneria Civile e Ambientale e Fisica. Tanti dipartimenti perché la multidisciplinarietà è una chiave importante per vincere la sfida dei piezo lead-free, oltre ad essere una caratteristica qualificante del Politecnico di Milano.

 

 

Ai ricercatori si uniranno 4 dottorandi di ricerca per ogni anno di durata dell’accordo e 4 dottorandi per gestire le macchine che ST darà in comodato d’uso gratuito al Politecnico.

Tutti i progetti saranno seguiti dal team di Process and Technology R&D di AMS ad Agrate Brianza, che conta circa 80 ricercatori.

  

 

 

 

 

 

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