La mostra inaugurata dal Ministro Urso
Una mostra unica nel suo genere è visitabile a Roma fino a marzo. Consente di “vedere” oltre 100 brevetti italiani, una sorta di storia dell’innovazione industriale in Italia. Organizzata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per celebrare sia i 140 anni dalla fondazione dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, sia i 550 anni della pubblicazione del primo Statuto dei Brevetti, promulgato dalla Repubblica di Venezia nel 1474, è ospitata nella sede del Ministero a Palazzo Piacentini.
L’esposizione racconta il passato e il presente attraverso l’impatto delle invenzioni industriali sulla società italiana e nel contesto internazionale mettendo a confronto diverse generazioni di creatori: quelli che agli albori depositavano individualmente le proprie invenzioni e quelli che oggi, sempre più, lavorano in team multidisciplinari all’interno di università, centri di ricerca e startup.
“Con questa mostra vogliamo esaltare il genio di chi ha ideato qualcosa che è entrato nelle nostre vite cambiando la società. È confortante che ogni anno il numero dei brevetti cresca sempre di più, sia a livello nazionale che europeo. Questo vuol dire che finalmente siamo sempre più sulla strada giusta, confermando il lavoro svolto in questi anni”, ha dichiarato il ministro Urso.
Il percorso espositivo si articola su sette sezioni tematiche che spaziano dai brevetti dedicati alla mobilità a quelli per le infrastrutture e le energie rinnovabili, da quelli in materia di agricoltura e mare a quelli in materia di spazio e industria manifatturiera.
Ogni sezione comprende tre tipologie di invenzioni:
- “Le radici dell’invenzione“: i brevetti storici ottenuti dalla fine dell’800 al 1980 circa;
- “I rami dell’invenzione“: i brevetti che stanno accompagnando lo sviluppo delle nostre imprese;
- “I germogli dell’invenzione“, cioè invenzioni che cambieranno il futuro del Paese e delle aziende.
Il brevetto di STMicroelectronics
STMicroelectronics e le sue consociate hanno depositato 7161 domande di brevetto dal primo gennaio 1960 presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. Dei brevetti concessi a seguito di queste domande oggi ce ne sono attivi 1151. Per la mostra i curatori hanno selezionato il brevetto di tecnologia avanzata per il monitoraggio intelligente dell’attenzione del guidatore numero 102020000001393.
Titolo: PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE DI SEGNALI ELETTROFISIOLOGICI, SISTEMA, VEICOLO E PRODOTTO INFORMATICO CORRISPONDENTI
Data di deposito: 24 gennaio 2020
Data di concessione: 31 gennaio 2022
Gli inventori sono Francesco Rundo, Giancarlo Asnaghi, Sabrina Conoci, all’epoca tutti ricercatori di STMicroelectronics. Attualmente il sistema ha la forma di un prototipo derivante da un progetto di ricerca, di cui ST ha avuto il coordinamento scientifico, finanziato dal MIMIT. L’Università di Catania ha collaborato al progetto.
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Descrizione
Il sistema si basa su un set innovativo di algoritmi tutti brevettati in ST, basati su deep learning percettivo. Grazie a loro, il sistema rileva in tempo reale dei patterns di riduzione della “attenzione del guidatore” (sia visuali che fisiologici) e genera un alert visuale, sonoro e nelle fasi successive anche intelligente per assistere chi guida. Le applicazioni basate su deep learning percettivo (teoria studiata, disegnata e portata avanti in ST) si differenziano dalle applicazioni classiche basate su deep learning/AI nel settore ADAS in termini di performance e timing. Si tratta di tecniche moderne di Artificial Intelligence che includono, rispetto all’arte nota, features bio-inspirate, che tentano, cioè, di emulare i comportamenti del nostro cervello.
In pratica, questo brevetto introduce un algoritmo innovativo basato su intelligenza artificiale per il monitoraggio intelligente del livello di attenzione del guidatore di un veicolo. L’algoritmo utilizza una telecamera all’interno dell’abitacolo e analizza in modo intelligente alcuni punti di riferimento visivi sul volto del guidatore, identificando pattern predittivi di calo di attenzione e generando alert per il conducente stesso.
Questo algoritmo, quindi, non si limita ad osservare, ma prevede i cali di attenzione e avvisa il guidatore prima che sia troppo tardi attraverso una serie di step:
- Acquisizione Dinamica: Una serie temporale di immagini facciali cattura ogni dettaglio del volto del guidatore durante la guida.
- Monitoraggio Elettrofisiologico: Sensori avanzati rilevano segnali elettrofisiologici che indicano il livello di attenzione.
- Intelligenza Artificiale in Azione: Una rete neurale artificiale (ANN) analizza le immagini facciali per generare un primo segnale di attenzione.
- Seconda Elaborazione: Una seconda ANN elabora i segnali elettrofisiologici per produrre un secondo segnale di attenzione.
- Allarme Proattivo: Un segnale di allerta viene generato se uno dei due indicatori rileva un calo di attenzione, attivando un allarme per il guidatore.
La mostra è aperta al pubblico nei fine settimana dal 23 novembre fino a marzo 2025 dalle ore 10 alle 19 presso la sede del Ministero, Palazzo Piacentini, via Veneto 33 – Roma, con ultimo ingresso alle 18:30. Organizzata dalla Direzione generale per la proprietà industriale del MIMIT in collaborazione con Unioncamere, con il coordinamento di Loredana Guglielmetti, è stata curata da Alessandra Maria Sette, da Maria Chiara di Guardo, vicepresidente di Netval e docente dell’Università di Cagliari, da Carlo Martino dell’Università La Sapienza di Roma e da Francesco Zurlo del Politecnico di Milano.
Per maggiori informazioni su come visitare la mostra visita il sito: Italia dei Brevetti
Link utili: Inaugurata al Mimit la mostra “L’Italia dei Brevetti: invenzioni e innovazioni di successo”