Firmata intesa tra Regione, Università di Bologna e STMicroelectronics che supporta il collegamento di STMicroelectronics con l’ecosistema della ricerca e le infrastrutture tecnologiche dell’Emilia-Romagna.
L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla ha dichiarato:“Un accordo che rappresenta un modello per la Data Valley dell’Emilia-Romagna”
“Il successo del lavoro fatto assieme all’Università di Bologna e centrato principalmente sul laboratorio congiunto che ospita ricercatori universitari e di STMicroelectronics, ci sollecita a incrementare ulteriormente la collaborazione”, ha affermato il direttore generale di STMicroelectronics Italia, Lucio Colombo.
Il nuovo centro di progettazione svilupperà prodotti e tecnologie avanzate in ambito automotive e industriale in sinergia con l’ecosistema di innovazione regionale. Obbiettivi: sostenere la trasformazione della mobilità legata all’elettrificazione e digitalizzazione dei nuovi veicoli e sviluppare dispositivi con intelligenza artificiale per il calcolo avanzato ad alta efficienza energetica per applicazioni di meccatronica. Il centro, che parte con 12 ricercatori e progettisti, punta ad attirare professionisti junior e senior di elevata competenza e a favorire la crescita di talenti nelle discipline STEM. Alla firma del protocollo di intesa il 15 marzo il rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, ha ricordato che Alma Mater e STMicroelectronics collaborano da oltre vent’anni in progetti e attività dall’elevato valore sia scientifico che industriale. Fra i risultati citati, oltre 50 progetti a partecipazione congiunta finanziati a livello europeo dal 2007 a oggi, numero che testimonia anche la capacità di fare squadra in maniera efficace in contesti fortemente competitivi. Inoltre, si contano piu’ di 75 pubblicazioni congiunte dal 2015 a oggi, a testimonianza del valore scientifico delle collaborazioni e 11 famiglie brevettuali a titolarità congiunta dal 2014 a oggi. L’investimento diretto per contratti di ricerca dal 2016 a oggi è calcolato in più di 1,7M€, a cui si può sommare il finanziamento di molte decine di dottorati di ricerca da parte di ST.
Il Protocollo d’intesa
L’intesa si colloca all’interno dell’impegno della Regione a realizzare un hub della Data Valley presso il Tecnopolo Manifattura di Bologna, sviluppando un articolato ecosistema innovativo basato su ricerca, imprese e competenze in grado di estrarre valore dai dati, supportare e indirizzare le scelte, proteggere l’ambiente, i cittadini e i beni, nonché ammodernare i servizi.
Oggi il Tecnopolo ospita alcuni tra i più potenti Hpc (High performance computer) al mondo ed è riferimento europeo e internazionale per il supercalcolo, i Big Data e l’Intelligenza artificiale, con applicazioni nell’ambito scientifico e tecnologico della meteorologia, climatologia, sicurezza, salute, scienze della terra e industria.
L’intesa rafforza i rapporti tra Università di Bologna e STMicroelectronics. Da circa 25 anni è attivo un laboratorio congiunto presso il Centro interdipartimentale per la ricerca avanzata sui sistemi elettronici ‘Ercole De Castro’. Partnership che si è ampliata con attività di ricerca nell’ambito chimico e dei materiali col Dipartimento di Chimica “Ciamician”. L’Università ha destinato una porzione di immobile di sua proprietà a Bologna a STMicroelectronics, in attesa del futuro insediamento del nuovo centro di progettazione presso il Tecnopolo.